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[Zeus News]

Commenti all'articolo La videocamera in chiesa
Per la prima volta in Italia viene installata in una chiesa una videocamera: Dio o Grande Fratello?

[{kaioh}]

secondo me faceva meglio a sotituire la cassetta con una cassaforte

[{Io}]

Secondo me non c'e' niente di male, le chiese contengono spesso opere d'arte importanti ma facilissime da rubare (e succede spesso).
quoto:
"Filmare una persona che entra in chiesa è già una forte invasione della sua privacy: potrebbe essere una persona che, per tante ragioni, non vuole o non può farlo sapere."
mah questa frase ha poco senso... se uno non vuole o non puo' farlo sapere non ci va... i filmati mica vengono resi pubblici.
e poi non e' detto che durante le funzioni non venga spenta

[{Damiano}]

Sinceramente non riesco a comprendere queste vostre prese di posizione: le videocamere non vengono installate per scopi vouyeristici ma come utile prevenzione di reati, con la conseguenza di una violazione puramente teorica dei propri diritti. Mi piacerebbe infatti sapere se qualcuno sia mai stato realmente danneggiato da queste videoriprese (mettendo ovviamente da parte la privacy dei malfattori). Gradirei inoltre sapere quale alternativa potrebbe avere il parroco in questione per arginare i furti. Impianti antintrusione? Inattuabili. Viglilanti 24 ore su 24? Troppo costosi.

[{Antonio}]

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.

[ilsosia]

è l'estensione te(cn)ologica ratzingeriana del sacramento della confessione

[{corrado}]

Sono senza dubbio d'accordo però, in alternatva che sistema di sicurezza proporre?

[oldmax]

Beh una volta trovavi qualche parocchiano il prete che ti rinfacciava "Senti, è da un po' che non ti vedo in chiesa" (GRAAANDE COLPA ovviamente) e tu riuscivi a svincolarti con un "ma sai, mi metto dietro in disparete"

ora invece non si potrà più "bigiare" visto che la registrazione sarà la prova se ci sei o no a messa.

Comunque alla maggioranza di chi va in chesa penso che la privacy poco interessa visto l'esternazione che comunque ne fanno del fatto di andarci ed essere cattolici. Pure in TV nelle vari cronache, non si lasciano scappare l'occasione per var sapere al mondo che sono stati ispirati da padri pii, madonne e santi vari.

La fede è una cosa intima, strettamente personale, se è vera, "è e basta", non ha bisogno di essere esternata, ne sui gradini di una chiesa ne altrove ne tantomeno davanti a una telecamera.
Purtropo si confonde la fede con l'appartenenza a una "congrega" religiosa piuttosto che un'altra, o a altro partito e qui benvenute siano le telecamere, per annunciare che si è graziati da qello o quell'alto santo, o si vota questo o quell'altro partito. Indubbiamente, se il santo o il partito sono quelli giusti stai certo che qualche vantaggio potrai trarne mettendoti bene in vista davanti a una telecamerina!




ciao

l'eretico polemico

[Pier Luigi Tolardo]

Ho chiesto a Don Silvio Barbaglia, docente di Sacre Scritture al Seminario S. Gaudenzio di Novara e mio grande amico da sempre un giudizio sulla questione che, gentilmente, come sempre, mi ha dato:


Mi ponevi la questione relativa all'eventuale contrasto con la logica liturgica o di ambiente sacro e quella della ripresa delle telecamere di controllo.
La questione non è di facile soluzione. Procedo secondo alcune deduzioni mie ma non ti so dire se esistano pronunciamenti ufficiali sulla questione: credo di no.

Occorre accostare due logiche, quella dell'ambiente "chiesa" come spazio che assume un significato nella tradizione cristiana e il registrare immagini all'interno di tale spazio anche senza che le persone ne siano informate.
Anzitutto lo spazio di una Chiesa è spazio per la comunità che celebra: tutta l'architettura, gli arredi e gli elementi contenuti in una chiesa sono funzionali, in primis, alla celebrazione, anzitutto, dell'eucaristia, sacramento fonte e culmine della vita cristiana. Solo in secondo luogo la chiesa è luogo di preghiera, personale o comunitaria. La distinzione tra sacramenti e preghiera sta nella logica della celebrazione liturgica. Quando una comunità si ritrova a celebrare il mistero eucaristico è immersa nel cuore del mondo, dove le dimensioni spazio temporali vengono riconfigurate entro la logica celebrativa che permettere di far rivivere il mistero unico. La presenza di una telecamera se è posizionata senza prevedere persone ad essa dedicate a maggior ragione, da questo punto di vista, è innocua perché altro non farebbe che registrare ciò che accade e ciò che accade non è segreto ma è aperto al mondo intero. E' più problematica la ripresa con persone che si dedicano che spesso comunicano una non partecipazione a ciò che si sta vivendo. Conosco addirittura un prete che, mentre concelebrava, con la mano sinistra videoriprendeva mentre stendeva la mano destra per la consacrazione: chiaro che ci troviamo di fronte ad una patologia delle riprese video!
Anche in caso di presenza personale a chiesa pressoché vuota in un contesto di preghiera personale non fa problema una telecamera perché chi sceglie di portarsi in chiesa, in uno spazio celebrativo per pregare, sceglie di pregare sotto gli occhi di tutti, potenzialmente. Altra cosa è il consiglio di Gesù: quando preghi chiuditi nella tua camera ... e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà... In quel caso è la persona che dovrà scegliere un luogo appartato e non certo la chiesa, luogo comunitario di celebrazione e non di preghiera solitaria.

Queste sono solo alcune idee, ma se ne potrebbero aggiungere delle altre...
Ciao,
Silvio

[.Antonio.]

Solo una curiosità, perchè leggendo l'articolo si parla di una parrocchia nel comasco, mentre so di una nel lecchese (che per uno della zona, fa la differenza....) in funzione già da qualche anno: nel qual caso, quella citata sarebbe almeno la seconda. Potrebbe farmi questa precisazione? Grazie. Saluti e buon lavoro.

[Danielix]

Questo considerevole dilemma fa sorgere un enorme problema di rilevanza ancor più ingente: io ho installato una videocamera sul comignolo per beccare Babbo Natale mentre s'intrufola per consegnare i regali. Trovandosi nell'esercizio delle sue funzioni ma non essendo un pubblico funzionario starò violando la sua privacy?

Ho chiesto lumi al Prof. Natalino Leccabirilli, docente di Babbonatalogia all'Accademia del Mulino Bianco di Hogwarts, ma attendo ancora la risposta.
Nel frattempo credo che della cosa si dovrebbe interessare il Garante per la Privacy, per far luce su un argomento così scottante.

In ogni caso mi sento con le spalle coperte: se Babbo Natale dovesse denunciarmi per violazione della privacy io lo denuncerei per violazione di domicilio.

[madvero]