Olimpo Informatico

[holifay]

Googlavo un po' cercando notizie del film "La bestia nel cuore" e in vari commenti si parla di tabù, oltrepassare i tabù, liberarsi dai tabù, vivere senza tabù...

Cosa è un tabù? All'inizio mi sembrava chiaro, perchè associavo mentalmente: tabù=proibizione; ma poi pensandoci ho avuto qualche dubbio: ci sono "tabù" che non sono illegali e attività illegali non considerate tabù (la maggior parte forse ). Allora ho cercato la definizione in Internet approdando a Wikipedia.

In pratica un tabù sarebbe una proibizione, spesso di origine religiosa, di una pratica che la comunità giudica ripugnante. Alcuni sono stati recepiti dalle normative che proibiscono quelle attività e quindi le restrizioni vanno rispettate.

Ma per gli altri (ne esistono ancora?) che senso ha considerarli ancora tabù, quando si vivrebbe meglio liberandosi una volta per tutte di loro?

[brain]

credo che tabu' sia da considerare soprattutto un aggettivo, che definisce un qualcosa off limit.
ad esempio in casa di un impiccato la corda, o il parlate del suicidio, e' tabu', ma non lo e' a livello interplanetario.

[Duefiumi]

I Tabù stanno alla società come certe scaramanzie stanno all'individuo. Sono un tentativo (riuscito) di conservare l'equilibrio, lo status quo che permette di accettare situazioni o condizioni altrimenti inaccettabili. Sono un po' le "Modalità d'uso" della società civile. Non dimentichiamoci che nel nostro profondo non siamo poi molto diversi dagli uomini primitivi. Una cosa ci accomuna: il percorso obbligato nascita/crescita/morte ed il continuo tentativo di portarlo a termine con il punteggio migliore. Non dimentichiamoci poi che non ci può essere trasgressione senza proibizione ... ergo... viva il Tabù

[emilio.roda]

Secondo il De Mauro Paravia:

Interdizione di carattere religioso verso tutto ciò che è considerato sacro, imposta specialmente per ragioni rituali, ma anche per motivi di rispetto, di decenza, per motivi igienici e simili; per estensione: la cosa, la persona, la situazione che sono oggetto di interdizione; in senso figurato: oggetto, azione, argomento che non si deve o non si può toccare, fare, trattare.

[Gipi']

Sono completamente d'accordo con quanto esposto da Duefiumi, a proposito, bentornato!

Vorrei aggiungere che ognuno di noi, per la condizione sociale, per la cultura, per il contesto dove vive ed e' cresciuto, per l'educazione ricevuta, modifca, allargando o stringendo, il confine di questi tabu'.
In pratica "a proprio uso e consumo", se mi permettete l'espressione.
.

[Duefiumi]

[Emmett Brown]

Proibizioni e Tabù... Non ho consultato vocabolari per la spiegazione dei lemmi; penso che Holifay possa farlo da sola. Vi dico quello che a me suggeriscono queste parole.

Secondo me, 'proibizione' è l'ordine di non fare qualcosa; ciò presuppone che qualcuno dia un ordine e qualcun altro sia indotto, educato o costretto a eseguirlo.

'Tabù' è qualcosa di meno facilmente definibile, Holifay nota che "ci sono "tabù" che non sono illegali e attività illegali non considerate tabù"
e su questo si potrebbe, e dovrebbe, argomentare riccamente e a lungo, meglio se Holi fa qualche esempio in merito per darci una traccia in questo vastissimo campo di argomenti.

Per ora direi che tabù è paura, paura irrazionale.
Paura che non è instillata da qualcuno, ma che sorge spontanea in un soggetto che teme, che ignora, che non capisce qualcosa o qualcuno.

Dunque secondo me la liberazione dal tabù è diretta conseguenza della liberazione da timori, ignoranze e incomprensioni, o se preferite: la liberazione dal tabù è diretta conseguenza del coraggio (consapevolezza e responsabilità) delle proprie azioni, della conoscenza e della comprensione di qualcosa o qualcuno.

[Duefiumi]

Si potrebbe anche vedere il tabù come una proibizione imposta senza necessariamente spiegarne la motivazione, poichè proviene da un livello superiore al destinatario del tabù, che non ne deve sindacare la liceità; qualcosa che è precluso per motivi inspiegabili o inspiegati e che spesso ammanta di mistero una situazione altrimenti critica. Nondimeno il tabù è anche un paletto necessario per saggiare i nostri limiti, le nostre paure. L'eroe lo scavalca con grazia selvaggia, mentre il pavido ne è suddito succube. Comunque, diciamocelo... un po' di mistero è sempre un ingrediente molto intrigante! 8)