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Zeus News Ospite
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Inviato: 30 Lug 2009 21:34 Oggetto: Delegato sindacale IBM punito per Facebook |
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Commenti all'articolo Delegato sindacale IBM punito per Facebook
Un delegato sindacale dei CUB dell'IBM è stato punito con 3 giorni di sospensione per aver criticato su Facebook l'azienda.
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{Sandra} Ospite
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Inviato: 31 Lug 2009 10:04 Oggetto: |
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Non capisco... ma non dovrebbe essere illegale monitorare su quali siti un dipendente naviga? Il Garante della Privacy non vieta forse di mantenere l'informazione del sito di destinazione?
Avrebbero dovuto eventualmente riprenderlo per una sessione internet troppo lunga in caso questa non afferisca al suo lavoro, ma non per l'accesso ad uno specifico sito. Quest'ultimo avrebbero dovuto "disabilitarlo"...
Detta così ci sarebbero gli estremi per un'azione legale... forse non è andata proprio così. Mah?! |
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Zeus Amministratore
Registrato: 21/10/00 01:01 Messaggi: 12777 Residenza: San Junipero
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Inviato: 31 Lug 2009 10:17 Oggetto: |
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Ma quello che scrivi su Facebook, i gruppi che apri, ecc. diventa pubblico... |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 31 Lug 2009 14:25 Oggetto: Re: Delegato sindacale IBM punito per Facebook |
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Un delegato sindacale dei CUB dell'IBM è stato punito con 3 giorni di sospensione per aver criticato su Facebook l'azienda? Mi compiaccio per la soluzione tutta italiana.
Con tutta evidenza, è stato (giustamente) castigato per aver criticato pubblicamente -che più pubblicamente non si può- l'azienda che avrebbe anche potuto licenziarlo essendo venuto a mancare il rapporto fiduciario; e di precedenti ce ne sono ormai molti.
Ma il provvedimento è stato preso per il motivo sbagliato: infatti (e il Garante l'ha detto a chiare lettere) che le aziende per quanto riguarda l'Internet compresa la posta elettronica, devono adottare apposite policy da comunicare ai dipendenti. E nel caso di specie non risulta che l'azienda lo abbia fatto.
Così giocano tutti e due a fare le scimmie indiane: IBM sa di aver ragione ma sa anche di non voler scatenare una guerra sindacale interna; il tizio -anche se in posizione di farsi le sue ragioni- sa di aver torto e perciò sta al minimo danno.
In USA sarebbe un po' come dichiararsi... colpevole di un reato minore, se fosse possibile fare paralleli tra legislazioni tanto diverse.
Sullo sfondo di tutto sta il fatto che la legislazione sul lavoro e la visione che di essa ne hanno i magistrati, sta cambiando velocemente; e questo l'hanno capito tutto tranne i sindacalisti. Ma sono giustificati, essendo la loro massima aspirazione e capacità quella di transitare, armi e bagagli, in politica. |
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zeross Moderatore Software e Programmazione
Registrato: 19/11/08 11:04 Messaggi: 6216 Residenza: Atlantica
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Inviato: 01 Ago 2009 08:06 Oggetto: |
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In realtà IBM non vieta di utilizzare FB ma non lo approva nemmeno, lasciando quindi una zona grigia di ambiguità dove la discrezionalità arbitraria la fà da padrona.
Se si ci limita ale sole norme di buonsenso si dovrebbe dire che un dipendente di una società, qualsiasi sia il suo ruolo dovrebbe astenersi dall'utilizzare le strutture della società stessa per finalità diverse dal suo compito.
Non credo che l'uso di FB rientri tra le finalità aziendali di IBM.
Ciò porta a considerare illeggittimo l'uso della postazione aziendale per navigare nel proprio profilo FB durante l'orario di lavoro.
Ecco che quindi il richiamo scritto sarebbe la logica conseguenza.
Al contrario la sospensione risulta essere esagerata a meno che non la si vede in una ottica diversa da rapportare alla dinamiche sindacali.
Se un dirigente si vede toccato nei propri benefit ecco che allora reagisce incarognito, ma a questo punto bisogna attendersi la reazione sindacale che non è detto che non ci sarà. |
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mariantonio.inter Semidio
Registrato: 02/06/07 14:56 Messaggi: 478 Residenza: meglio nero che bianconero ! NO al razzimo
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Inviato: 02 Ago 2009 19:38 Oggetto: |
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mi sembra giusto. Se aveva da protestare o sindacare per il comportamento dell'azienda verso i dirigenti, poteva farlo da casa sua. Usare mezzi aziendali per dare contro, magari anche giustamente, all'azienda stessa, mi sembra un po' troppo.
E' come se una persona adasse a casa sua e usasse cmputer e stampante per scrivergli che ha sbagliato fare ciò. |
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shadow Eroe in grazia degli dei
Registrato: 08/09/05 13:28 Messaggi: 84 Residenza: barche
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Inviato: 04 Ago 2009 12:38 Oggetto: |
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1) dall'articolo:
In IBM l'uso di Facebook è diffuso: oltre cento gruppi di lavoro con migliaia di iscritti lo utilizzano e in alcuni casi è previsto dalla stessa azienda per il riconoscimento professionale, oltre che per contattare "gratuitamente" clienti e per far circolare l'immagine aziendale.
Quindi in azienda l'uso di facebook per finalità aziendali è previsto. Per finalità personali suppongo di no, e concordo. Uno a casa sua può usare la rete per quel che gli pare. In ufficio ci va per lavorare visto che é pagato per questo e non per farsi gli affari propri.
Detto questo, IBM potrebbe aver semplicemente letto il post di Barillari e non necessariamente si tratta di monitoraggio della rete o di quanto fa un dipendente.
Non capisco: per proteggere la PRIVACY si difendono un sacco di comportamenti scorretti da parte di tutti.
Se in ufficio mi faccio gli affari miei, e il capo ha gli strumenti per saperlo, posso continuare a farmi gli affari miei perché tanto c'è un cavillo della privacy a difendermi.
Le regole, senza l'etica e la morale, diventano sempre a scapito degli innocenti e a difesa dei colpevoli.
L'etica e la serietà dovrebbero arrivare prima di tutto. Purtroppo in Italia questo manca da tanto, troppo tempo. Si abusa dei propri DIRITTI e questi perdono il valore e il significato che hanno.
Cha Barillari abbia fatto bene a denunciare pubblicamente i benefit dei manager quando l'azienda taglia sul personale...bé è fuori discussione...che potesse farlo da fuori ufficio...pure.
viva l'Italia ma soprattutto viva gli italiani! |
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cisco Dio minore
Registrato: 25/09/08 18:41 Messaggi: 779
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Inviato: 06 Ago 2009 16:03 Oggetto: |
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Lo si vuole capire che tutto quello che scriviamo su Internet è come se fosse detto seduti in piazza?
È logico quindi che se qualcuno si sente offeso possa chiedere giustizia o prendere le opportune contromisure, visto che chiunque (in questo caso anche potenziali clienti dell'IBM) possono leggere lo "sputtanamento".
Io non entro nel merito della protesta, perché non ho elementi per giudicare, ma non è che il ruolo di sindacalista possa autorizzare a scrivere qualunque cosa.
E comunque, 3 giorni di sospensione sono appena un buffetto, rispetto ai tanti che stanno perdendo il lavoro... cioè non mi sembra una ritorsione molto pesante.
Detto questo, lungi da me difendere l'azienda. Volevo solo dire che scrivere su una pubblica piazza, qual'è internet, non è come scrivere una email ad una persona conosciuta.
Quel che si scrive rimane anche per decenni sulla rete, visibile a tutti... quindi fare attenzione a quel che si scrive è d'obbligo. |
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{un lavoratore IBM} Ospite
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Inviato: 28 Ago 2009 10:25 Oggetto: |
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Davide ha ricevuto una SECONDA contestazione disciplinare, riconducibile alla sua attivita' sindacale che da' troppo fastidio.
Stavolta non per facebook ma per altre motivazioni. E' chiaro quindi la sete di vendetta di un'azienda che vuole colpire personalmente un delegato sindacale che ha avuto "il coraggio" di organizzare una protesta online contro gli sprechi dei managers (ricordo che nello stesso periodo del viaggio premio alle terme tutto pagato, c'erano 10000 licenziamenti di lavoratori IBM negli Usa).
L'utilizzo di facebook e' piu' che tollerato ed esistono linee guida interne sul blogging ed e' chiaro che i 2 (DUE) provvedimenti disciplinari sono riconducibili all'attivita' sindacale che ha dato troppo fastidio.
Non solo all'azienda ma anche al sindacato IBM, che e' noto per immobilismo e appiattimento sulle posizioni aziendali. I lavoratori hanno sostenuto Davide e la protesta contro gli sprechi dei managers (centinaia di firme su facebook)...ora Davide paga per il suo ruolo di rappresentante sindacale.
Questa e' la vera vergogna, che il sindacato IBM lo abbia abbandonato e ora i suoi colleghi "sindacalisti" se ne lavano le mani... meglio per loro stare zitti e conservare i loro privilegi. |
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Dangerotto Semidio
Registrato: 20/08/08 15:34 Messaggi: 407
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Inviato: 29 Ago 2009 14:37 Oggetto: |
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{un lavoratore IBM} ha scritto: | [...] E' chiaro quindi la sete di vendetta di un'azienda che vuole colpire personalmente un delegato sindacale che ha avuto "il coraggio" di organizzare una protesta online contro gli sprechi dei managers (ricordo che nello stesso periodo del viaggio premio alle terme tutto pagato, c'erano 10000 licenziamenti di lavoratori IBM negli Usa).
[...] e' chiaro che i 2 (DUE) provvedimenti disciplinari sono riconducibili all'attivita' sindacale che ha dato troppo fastidio.
Non solo all'azienda ma anche al sindacato IBM, che e' noto per immobilismo e appiattimento sulle posizioni aziendali. I lavoratori hanno sostenuto Davide e la protesta contro gli sprechi dei managers (centinaia di firme su facebook)...ora Davide paga per il suo ruolo di rappresentante sindacale. | E' proprio una delle tante storiacce all'italiana ... che dire bisognerà trovare il modo di cambiare il funzionamento dei sindacati italiani e sopratutto le logiche di rapporto esistenti tra il "datore di lavoro" e il "lavoratore" ... ma non sarà affatto facile .
{un lavoratore IBM} ha scritto: | Questa e' la vera vergogna, che il sindacato IBM lo abbia abbandonato e ora i suoi colleghi "sindacalisti" se ne lavano le mani... meglio per loro stare zitti e conservare i loro privilegi. | ... queste sono proprio le cose che fanno inca**are ... . |
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